HEH è la botnet appena scoperta che attacca i sistemi connessi a Internet utilizzando il protocollo Telnet sulle porte 23/2323 e si diffonde lanciando attacchi brut-force. Cosa sappiamo sino ad ora?
In una panoramica, sul blog di Netlab, si legge che HEH botnet - questo è il nome dato perché sembra essere il nome del progetto all'interno del codice - è scritto in linguaggo GO e utilizza il protocollo P2P proprietario. Sulla base del risultato di analisi di go_parser di Jia Yu - che si trova su GitHub l'esempio HEH catturato è stato costruito da Go 1.15.1. L'esempio contiene tre moduli funzionali: modulo di propagazione, modulo di servizio HTTP locale e modulo P2P.
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HEH botnet: le prime analisi dei ricercatori di sicurezza - su Andrea Biraghi Medium
Microsoft: gli hacker sostenuti dallo stato russo hanno maggiore successo nel violare gli obiettivi del governo straniero
Secondo le dichiarazioni di Microsoft — rilasciate la scorsa settimana — gli hacker sostenuti dallo stato russo stanno avendo un maggiore successo nel violare obiettivi negli Stati Uniti e altrove. Microsoft ha anche aggiunto: il loro obiettivo e target principale degli attacchi sono le organizzazioni governative.
Cosa dice il rapporto Microsoft?
Secondo i ricercatori, le organizzazioni governative hanno rappresentato e rappresnetano ancora oltre la metà degli obiettivi per i gruppi di hacker collegati a Mosca per l’anno fino a giugno 2021, rispetto a solo il 3% dell’anno precedente.
Il tasso di successo delle loro intrusioni — tra obiettivi governativi e non governativi — è passato dal 21% al 32% anno su anno. Intanto il governo USA cerca di rafforzare le difese contro lo spionaggio informatico collaborando con gli alleati e condividendo pubblicamente le attività dei cyber criminali. La collaborazione è un punto fondamentale dell’azione contro la criminalità informatica sottolinea la CNN perchè si sta assistendo ad un condidervole aumento degli attacchi.
Il colleggamento degli hacker dello stato russo con le tensioni geopolitiche
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COVID-19 e sicurezza informatica: qual è la loro connessione?
Articolo integrale:
Andrea Biraghi CyberSecurity
Paura e perdita di privacy sono i primi elementi che li accomunano, nella necessità d proteggere se stessi e gli altri e nell’affrontare sfide per garantire la sicurezza di tutte le parti interessate.
Allo stesso modo il settore della cyber security ha imparato grandi lezioni della pandemia: tra queste la flessibilità verso le sfide tecnologiche. I cambiamenti infatti, apportarti dall’emergenza sanitaria globale, hanno esarcerbato le vulnerabilità dell’economia globale.
Il Covid – come la sicurezza informatica – è diventata una sfida strategica dell’Europa da una parte e l’intelligence mondiale per innalzare la difesa anche su reti ed infrastrutture.
I cambiamenti apportati dalla pandemia globale COVID 19 stanno esacerbando infatti le vulnerabilità nell’economia globale, tra cui il rischio di paralizzare gli attacchi informatici contro infrastrutture critiche come la rete elettrica.
Il progetto SPARTA finanziato dall’UE ha recentemente lanciato una serie speciale di podcast in tre parti che esplora come covid-19 e sicurezza informatica si influenzano a vicenda e le sfide coinvolte nel garantire la sicurezza di tutte le parti interessate.
CyberSecurity e Sicurezza Nazionale: dal 6 maggio potremo dire addio a CERT-PA e CERT Nazionale che trasferiranno le loro funzioni al al CSIRT Italia.
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Cosa cambierà dunque? Il CSIRT, Computer Security Incident Response Team istituito presso il Dis, dunque è ai nastri di partenza, mentre le altre due strutture tremineranno tutti i loro servizi, sia reattivi che proattivi e cesseranno di esistere come soggetti autonomi.
Ecco i suoi compiti principali:
Definzione di procedure e tecniche per la prevenzione e la gestione degli incidenti informativi
Ricezione delle notifiche su incidenti relativi alla sicurezza, gestione dell’evento informandone gli Stati UE coinvolti
Garanzia della collaborazione all’interno della rete Csirt parallelamente allo scambio di informazioni.
Scoperta un’operazione di cyber spionaggio industriale: il gruppo in stile APT utilizza una vulnerabilità del software di computer grafica 3D di Autodesk (Autodesk 3ds Max) per compromettere il bersaglio.
L’attacco di cyber-spionaggio in stile APT , sempre secondo BitDefender sarebbe partito da un’infrastruttura — server di comando e controllo malware — con sede in Corea del Sud. Gli attacchi analizzati hanno scoperto uno degli obiettivi: una società di produzione video e architettonica internazionale, attualmente impegnata in progetti architettonici con sviluppatori immobiliari di lusso da miliardi di dollari in quattro continenti: New York, Londra, Australia e Oman.
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Andrea Biraghi, ex capo della Divisione Cyber Security di Finmecannica e CEO del Gruppo Comdata e, è stato speaker d’eccezione per numerosi congressi internazionali in tema di Security Information. Tra i tanti interventi vi sono stati quelli al Cybertech Europe e al Cybertech Global Event in Asia insieme ai leader più famosi del settore cibernetico, responsabili decisionali del governo e dirigenti: un evento che copre gli argomenti più di tendenza nel settore della cyber e dell'innovazione.
Rassegna stampa al seguente link: Andrea Biraghi
Leggi su Andrea Biraghi - Internet of things: la tecnologia estende internet ad oggetti e spazio
Tutto può essere hackerato: e Martin Hron, un ricercatore della società di sicurezza Avast, ne ha data la dimostrazione. Un dispositivo Iot può essere vulnerabile ad un attacco e in questo caso è una macchina intelligente per il caffè.
L'esperimento di Hron ha trasformato la "caffettiera" in una macchina ransomware, dimostrando che alcuni dispositivi possono anche essere riprogrammati per andare in tilt e richiedere un riscatto da utenti ignari. Nel suo blog il ricercatore parla del suo interessante esperimento The Fresh Smell of ransomed coffee: trasformare un oggetto di tutti i giorni - modificando il firmware della macchina- in una macchina pericolosa per chiedere il riscatto.
Europa USA cyber security: una nuova agenda transatlantica
Andrea Biraghi
Europa USA cyber security: si fa strada una nuova agenda transatlantica per il cambiamento globale. Da un rapporto di interessi condivisi si reputa indispensabile una cooperazione globale per il 21° secolo.
Il documento A new EU-US agenda for global change sottolina: sia che si tratti di salute, sicurezza, clima, commercio e tecnologia, sia che si tratti di un ordine multilaterale basato su regole.
I valori condivisi di Europa e USA, tra cui quelli realtivi alla dignità umana, diritti individuali e democratici li rendono partner naturali per agire e affrontare le sfide dei gradi cambiamenti tecnologici in corso e quelli relativi alla governance digitale.
Leggi sl blog di Andrea Biraghi cyber security
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Spyware Pegasus: serve una migliore regolamentazione della tecnologia di sorveglianza e a chiederla è l'ONU.
Lunedì le Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme per le notizie secondo cui diversi governi hanno utilizzato malware per telefoni israeliani per spiare attivisti, giornalisti e altri, sottolineando l'urgente necessità di una migliore regolamentazione della tecnologia di sorveglianza.
L'uso del malware "Pegasus" per curiosare nelle comunicazioni telefoniche di politici, giornalisti, attivisti e uomini d'affari è stato rivelato dall'outlet francese Forbidden Stories e dal gruppo per i diritti umani Amnesty International. Queste ONG hanno ottenuto un elenco trapelato di 50.000 numeri di telefono, alcuni dei quali presumibilmente violati dal malware Pegasus, e hanno condiviso i dati con 17 media. Le Monde era uno di questi punti vendita, che domenica ha iniziato a pubblicare storie sulle violazioni della sicurezza.
Nel frattempo il The Washington Post, il The Guardian e Le Monde, insieme ad altri media internazionali hanno rivelato uno spionaggio potenzialmente molto più esteso di quanto si pensasse in precedenza utilizzando il malware del gruppo NSO di Israele, in grado di accendere la fotocamera o il microfono di un telefono e raccogliere i suoi dati.
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La guerra del futuro è informatica: #hacker russi puntano all'arsenale nucleare americanoLa guerra del futuro è informatica, una guerra senza proiettili, cita il quotidiano inglese Express. La #Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha dichiarato mercoledì che la tentacolare campagna di spionaggio informatico resa pubblica all'inizio di questo mese sta colpendo i governi statali e locali, anche se ha rilasciato pochi dettagli aggiuntivi.
L'avvertimento - che riguarda gli hacker russi che hanno puntato l'arsenale nucleare Usa - parla di un massiccio attacco informatico diretto della Russia all'Occidente, compreso il Regno Unito. Bill Harris ha affermaro che si pensa sia stato il gruppo hacker russo Cozy Bear. Intanto sono state identificate attività sospette nelle reti della Federal Energy Regulatory Commission (FERC), dei laboratori nazionali Sandia e Los Alamos nel Nuovo Messico e a Washington, così come l'Office of Secure Transportation e il Richland Field Office del Dipartimento dell'Energia.
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NorthVPN ha classificato 50 paesi in tutto il mondo e ha scoperto che nella più alta fascia si rischio si trovano i paesi più sviluppati.
Ciò significa che economie ad alto reddito, infrastrutture tecnologiche avanzate, alti livelli di urbanizzazione e digitalizzazione comportano un livello più elevato di crimini informatici e quindi un aumento di vulnerabilità. Questa potrebbe essere una nota dolente per l'Italia sotto asedio di malware e ransomware, cosa che, su scala mondiale, le ha fatto scalare le vette per ciò che concerne malware e macromalware. Non ultimo il Netwire malware che ha preso di mira proprio l'Italia - sino al 2012 - nei suoi target toccando uno dei settori più forti.
Il rapporto di NorthVPN allerta sulle aree più pericolose al mondo per svolgere attività online: uno dei fattori presi in considerazione è il tasso di penetrazione di Internet da parte della popolazione.
Cybercrime vulnerabilità dei paesi: L'informazione curiosa che emerge dal rapporto è che tra i fattori con maggior impatto al rischio ci sono: l'esposizione alle minacce e il reddito. Questo collocherebbe il Regno Unito (UK) al primo posto e gli Stati Uniti d'America (USA) al secondo.
Leggi l’articolo - Cybercrime: vulnerabilità dei paesi a confronto nel report di NorthVPN
Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,
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